martedì 24 giugno 2025

Recensione Rode Wireless GO (Gen 3) - L'Audio Senza Compromessi per i Creator

Nel dinamico universo della creazione di contenuti, l'audio di qualità è tanto cruciale quanto le immagini. Il suono non è solo un complemento visivo, ma l'elemento che conferisce professionalità, chiarezza e coinvolgimento ai nostri video, podcast e live stream. Con il lancio del Rode Wireless GO (Gen 3), l'azienda australiana leader nel settore audio ha non solo perfezionato un sistema già eccellente, ma ha introdotto funzionalità rivoluzionarie che ridefiniscono il concetto di audio wireless portatile, rendendolo a prova di errore.

Il Wireless GO (Gen 3) non è un semplice aggiornamento incrementale del suo illustre predecessore, il Wireless GO II; è una vera e propria evoluzione, progettata per offrire ai videomaker, vlogger, giornalisti, podcaster e streamer una tranquillità e una qualità audio senza precedenti, soprattutto grazie all'innovativa registrazione a 32-bit float.



Design e Costruzione: Eleganza Compatta e Resistenza Affidabile
Anche nella sua terza generazione, il Wireless GO mantiene la sua firma distintiva: dimensioni incredibilmente compatte e un peso piuma (circa 32 grammi per modulo). Questa portabilità estrema consente di agganciare facilmente i trasmettitori (TX) e il ricevitore (RX) a qualsiasi abito, cintura o al cold shoe della fotocamera, rendendoli praticamente invisibili e non invasivi durante le riprese.

La costruzione in plastica resistente conferisce una sensazione di robustezza, essenziale per un dispositivo destinato all'uso sul campo. I clip integrati sono progettati per una facile e sicura applicazione.

Il ricevitore RX sfoggia un display LCD a colori brillante e nitido, che fornisce informazioni vitali a colpo d'occhio: livelli audio in tempo reale, stato della batteria di ogni modulo, intensità del segnale e stato della registrazione on-board. La sua leggibilità, anche sotto la luce diretta del sole, è un notevole vantaggio.

Funzionalità Rivoluzionarie: Il 32-bit Float Cambia Tutto
Il vero cuore innovativo del Wireless GO (Gen 3) risiede nelle sue nuove funzionalità che elevano il concetto di registrazione audio mobile:
 1.  Registrazione a 32-bit Float On-Board: L'Antiproiettile Audio.
   Questa è la caratteristica più disruptive. Ogni trasmettitore TX registra l'audio direttamente sulla sua memoria interna (oltre 40 ore di registrazione) con una risoluzione a 32-bit float.
   * Perché è rivoluzionario: Dimentica il temuto "clipping" (saturazione dell'audio) o il rumore di fondo dovuto a livelli troppo bassi. Il 32-bit float cattura una gamma dinamica immensa, permettendoti di recuperare in post-produzione segnali che sarebbero stati irrimediabilmente rovinati con registrazioni standard. Puoi abbassare livelli eccessivamente alti o amplificare segnali quasi impercettibili senza introdurre distorsioni o rumore. È una garanzia assoluta che la tua registrazione audio sarà sempre utilizzabile, indipendentemente dalle fluttuazioni inaspettate del volume.

 2. Tecnologia GainAssist Intelligente (Nuova Generazione):
   Il Wireless GO (Gen 3) porta la GainAssist a un nuovo livello. Questa funzione avanzata ottimizza automaticamente i livelli di uscita inviati alla fotocamera, garantendo un segnale pulito e costante. Con diverse modalità tra cui scegliere, è in grado di bilanciare dinamicamente l'audio, prevenendo picchi e affossamenti, permettendoti di concentrarti sulla ripresa senza preoccupazioni per i livelli audio.

 3. Microfoni Integrati di Nuova Generazione:
   I trasmettitori TX integrano microfoni omnidirezionali di qualità superiore, ereditando la tecnologia e i circuiti di preamplificazione del top di gamma Rode Wireless PRO. Il risultato è una cattura sonora più ricca, con una risposta in frequenza estesa (anche nelle basse), maggiore headroom e una chiarezza eccezionale, anche senza l'uso di microfoni lavalier esterni.

 4. Portata Estesa e Stabilità Ineguagliabile:
   Con una portata aumentata a 260 metri (linea di vista), il sistema garantisce una connessione wireless ancora più robusta e affidabile, riducendo al minimo il rischio di interruzioni del segnale anche in ambienti complessi. La trasmissione digitale a 2.4GHz criptata a 128 bit assicura un segnale stabile e sicuro.
5. Doppio Canale e Connettività Universale:
   Il sistema include un ricevitore e due trasmettitori, permettendo di registrare simultaneamente l'audio da due persone o due sorgenti distinte. Ogni TX offre un ingresso da 3.5mm con blocco per microfoni lavalier esterni (come il Rode Lavalier GO, non incluso), garantendo una connessione sicura e a prova di sgancio accidentale. Il ricevitore RX si connette a:
   * Fotocamere: Tramite uscita TRS da 3.5mm.
   * Computer, Smartphone e Tablet: Tramite USB-C, trasformando il sistema in una versatile interfaccia audio plug-and-play per registrazioni dirette, podcast, streaming e videochiamate.

6. Rilevamento Automatico dell'Alimentazione della Fotocamera:
   Una piccola ma significativa comodità: il ricevitore RX si accende e si spegne automaticamente in base all'alimentazione della fotocamera a cui è collegato, ottimizzando la durata della batteria e semplificando il workflow.

7. Hub di ricarica/trasferimento dati incluso:
   Il Wireless GO (Gen 3) viene fornito con un comodo adattatore USB-C che permette di caricare contemporaneamente tutti e tre i moduli e di trasferire velocemente i file audio da entrambi i trasmettitori al computer.

8. Rode Central Companion App:
   Essenziale per sbloccare il pieno potenziale del sistema. L'app (disponibile per desktop e mobile) consente di gestire le registrazioni on-board, configurare le impostazioni avanzate, aggiornare il firmware e esportare i file audio a 32-bit float per la post-produzione.

Qualità Audio: Chiarezza Ineguagliabile e Flessibilità Post-Produzione
Grazie ai nuovi microfoni integrati e, soprattutto, alla registrazione a 32-bit float, la qualità audio del Wireless GO (Gen 3) è eccezionale per un sistema così compatto. Le voci sono catturate con chiarezza, profondità e una naturalezza sorprendente. I filtri anti-vento (dead cats) inclusi sono altamente efficaci nel mitigare il rumore in ambienti esterni, garantendo un audio pulito anche in condizioni ventose. La vera magia, tuttavia, si manifesta in post-produzione, dove la flessibilità del 32-bit float permette di "salvare" registrazioni che con qualsiasi altro sistema sarebbero state compromesse.

Autonomia della Batteria: Pronta per Ogni Sfida
Con circa 7 ore di autonomia per ciascun modulo, il Wireless GO (Gen 3) è pronto ad affrontare anche le giornate di ripresa più lunghe. La ricarica tramite USB-C rende semplice mantenerli alimentati anche con un power bank.

Vantaggi del Rode Wireless GO (Gen 3) per i Creator:
 * Pace della Mente Assoluta: Il 32-bit float elimina la preoccupazione del clipping, garantendo audio perfetto in ogni situazione.
 * Workflow Semplificato: GainAssist e il rilevamento automatico della fotocamera riducono le distrazioni durante la registrazione.
 * Audio Superiore: Microfoni integrati migliorati per una chiarezza e una fedeltà sonore eccezionali.
 * Massima Versatilità: Dual channel, registrazione on-board e compatibilità universale (fotocamere, smartphone, computer).
 * Portabilità Estrema: Il compagno ideale per chi registra in movimento.
 * Robusto e Affidabile: Costruito per durare e per performare in ogni ambiente.


Svantaggi da Considerare:
 * Prezzo: Sebbene le funzionalità giustifichino il costo, rimane un investimento significativo rispetto a soluzioni entry-level.
 * Microfoni Integrati (Contesto): Pur essendo ottimi, per la massima discrezione o in ambienti particolarmente difficili, l'uso di un lavalier esterno (non incluso) rimane consigliato.
 * Dipendenza da Rode Central: Per sfruttare appieno il 32-bit float e gestire le registrazioni on-board, l'app Rode Central è indispensabile.

Chi Dovrebbe Acquistare il Rode Wireless GO (Gen 3)?
Il Rode Wireless GO (Gen 3) è lo strumento definitivo per:
 * Vlogger e Youtuber: Che vogliono audio professionale senza compromessi, anche in situazioni imprevedibili.
 * Videomaker Indipendenti: Per documentari, interviste e produzioni leggere dove la qualità e l'affidabilità sono cruciali.
 * Streamer e Podcaster: Che desiderano un sistema audio wireless versatile, facile da usare e a prova di errore per il loro setup.
 * Giornalisti Mobile e Reporter: Per catturare interviste chiare e affidabili sul campo.
 * Chiunque valorizzi un audio impeccabile e una tranquillità assoluta durante la registrazione.

Conclusioni: Il Nuovo Standard dell'Audio Wireless
Il Rode Wireless GO (Gen 3) non è solo un microfono wireless; è un'assicurazione sulla qualità del tuo audio. Con la rivoluzionaria tecnologia a 32-bit float, microfoni migliorati e un'impressionante serie di funzionalità pensate per il workflow del content creator, Rode ha ancora una volta elevato l'asticella. È un investimento che non solo migliorerà drasticamente la qualità del tuo suono, ma ti libererà dalle preoccupazioni tecniche, permettendoti di concentrarti su ciò che conta davvero: raccontare la tua storia. Se sei serio riguardo ai tuoi contenuti, il Wireless GO (Gen 3) è il tuo nuovo compagno indispensabile.

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lunedì 23 giugno 2025

Recensione Audient iD14 MKII - La Scheda Audio che Eleva il Tuo Home Studio?

Nel vasto mondo delle interfacce audio, trovare il giusto equilibrio tra qualità del suono, funzionalità e prezzo può essere una vera sfida. Oggi mettiamo sotto la lente d'ingrandimento un prodotto che ha fatto molto parlare di sé nel panorama dell'home recording: l'Audient iD14. Ma è davvero la soluzione ideale per il tuo studio casalingo? Scopriamolo insieme!

Prime Impressioni: Un Design Robusto e Funzionale

Appena si tira fuori dalla scatola, l'Audient iD14 colpisce per la sua costruzione solida. Il telaio in metallo spazzolato trasmette un senso di durabilità, rassicurante per chi è solito spostare la propria attrezzatura o semplicemente vuole un prodotto che duri nel tempo. Le manopole sono robuste e offrono una buona resistenza, un dettaglio non da poco quando si tratta di regolazioni precise. Le dimensioni compatte la rendono perfetta per scrivanie con spazio limitato, pur mantenendo una buona disposizione dei controlli.

Connessioni e Versatilità: Tutto il Necessario per Iniziare

L'iD14 offre un set di connessioni ben studiato per un'interfaccia a questo prezzo:

  • Due ingressi microfonici/linea (Combo XLR/TRS): Dotati dei rinomati preamplificatori microfonici Audient di Classe A, gli stessi presenti nelle loro console di grande formato. Questo è uno dei punti di forza principali dell'iD14, come vedremo.
  • Un ingresso strumento discreto (JFET DI): Ideale per collegare direttamente chitarre, bassi o tastiere senza la necessità di un'ulteriore DI box.
  • Quattro uscite di linea bilanciate (TRS): Perfette per collegare le tue monitor da studio.
  • Uscita cuffie indipendente: Con un amplificatore potente in grado di pilotare anche cuffie ad alta impedenza.
  • Ingresso ottico ADAT/SPDIF: Questa è una vera chicca! Permette di espandere il numero di ingressi (fino a 8 canali aggiuntivi) tramite un preamplificatore esterno con uscita ADAT, rendendo l'iD14 una soluzione scalabile per quando le tue esigenze cresceranno.

Questa configurazione la rende estremamente versatile per la registrazione di voci, strumenti acustici, chitarre elettriche e, grazie all'ADAT, anche batterie o sessioni più complesse.

La Qualità del Suono: Il Vero Punto di Forza

Ed eccoci al nocciolo della questione: come suona l'Audient iD14? La risposta è semplice: eccezionalmente bene per la sua fascia di prezzo.

I preamplificatori microfonici di Classe A sono la stella dello spettacolo. Offrono un suono pulito, trasparente e con un headroom notevole. Non colorano il segnale, permettendo al carattere del tuo microfono di brillare. Questo è fondamentale per ottenere registrazioni professionali e fedeli alla sorgente. Sia che tu stia registrando una voce delicata, una chitarra acustica o un amplificatore per chitarra, l'iD14 cattura il suono con una chiarezza impressionante.

Anche i convertitori analogico-digitali e digitale-analogici sono di alta qualità, contribuendo a un suono generale dettagliato e preciso. La riproduzione audio è fedele, il che è cruciale per il mixing e il mastering, permettendoti di prendere decisioni accurate sul suono.

La Funzione "ScrollControl" e il Software iD

Una delle caratteristiche più innovative e utili dell'iD14 è la manopola del volume multifunzione con "ScrollControl". Oltre a controllare il volume dei monitor, può essere assegnata per controllare virtualmente qualsiasi parametro nel tuo DAW o nei plugin, come il pan, il send di un effetto o persino i parametri di un sintetizzatore virtuale. Questo velocizza notevolmente il workflow e aggiunge un tocco di "controllo fisico" che spesso manca nelle piccole interfacce.

Il software iD (disponibile per macOS e Windows) è intuitivo e ben progettato. Permette di gestire il routing, le latenze, i mix di monitoraggio e di accedere a tutte le impostazioni dell'interfaccia. È stabile e non abbiamo riscontrato problemi durante l'utilizzo.

Cosa mi è piaciuto:

  • Preamplificatori microfonici Audient di Classe A: Qualità da console professionale a un prezzo accessibile.
  • Qualità audio complessiva: Suono pulito, dettagliato e trasparente.
  • Costruzione robusta: Un prodotto fatto per durare.
  • Ingresso ADAT: Espandibilità che aggiunge valore a lungo termine.
  • ScrollControl: Un'innovazione intelligente per migliorare il workflow.
  • Ingresso JFET DI: Ottimo per strumenti.
  • Potente amplificatore per cuffie.

Cosa si potrebbe migliorare:

  • Alimentazione esterna: A differenza di alcune interfacce USB-powered, l'iD14 richiede un alimentatore esterno (incluso), il che potrebbe limitarne un po' la portabilità per alcuni setup.
  • Mancanza di MIDI I/O: Per chi ha bisogno di collegare dispositivi MIDI hardware, sarà necessaria un'interfaccia MIDI separata.
  • Solo due pre microfonici: Sebbene eccellenti, per registrazioni di ensemble o batterie senza ADAT, potrebbero essere limitanti.

Conclusioni: L'Audient iD14 è la Scelta Giusta per Te?

L'Audient iD14 si posiziona come una delle migliori interfacce audio nella sua fascia di prezzo. Se la tua priorità è ottenere una qualità audio impeccabile per le tue registrazioni, con preamplificatori di livello professionale e convertitori trasparenti, l'iD14 è una scelta quasi obbligata. È perfetta per cantautori, produttori di musica elettronica, chitarristi e per chiunque voglia elevare il suono del proprio home studio.

Se hai bisogno di un numero elevato di ingressi microfonici fin da subito senza l'aggiunta di un'interfaccia ADAT, o se la portabilità assoluta tramite bus-power è cruciale, potresti voler considerare alternative. Ma per la stragrande maggioranza degli utenti di home studio che cercano prestazioni audio di alto livello e un prodotto solido e affidabile, l'Audient iD14 è un investimento che ripaga ampiamente.

Consiglio vivamente l'Audient iD14 a chiunque cerchi di fare un salto di qualità significativo nel proprio setup di registrazione domestico. Ti permetterà di catturare le tue idee con la chiarezza e la profondità che meritano.

lunedì 29 ottobre 2018

MIGLIORI CUFFIE WIRELESS BLUETOOTH ECONOMICHE : MPOW H1

Oggi vi parlerò di un paio di cuffie over-ear veramente interessanti, in special modo per il loro ottimo rapporto qualità/prezzo. Personalmente, come avrete già capito dal titolo, sono arrivato a considerarle le migliori cuffie wireless economiche che finora abbia mai provato, grazie alla loro comodità, alla loro portabilità, alla loro resa sonora,  alla durata della batteria e al loro prezzo, infatti, mi hanno addirittura consentito di missare diversi brani con ottimi risultati.

Le cuffie di cui vorrei parlarvi sono le MPOW H1 e qui di seguito troverete una breve recensione in cui vi descriverò le caratteristiche che più mi sono piaciute di questo modello, buona lettura e non dimenticate di iscrivervi alla pagina Facebook di Musicalmente Ignorante per tenervi aggiornati.

PREZZO E CONTENUTO DELLA CONFEZIONE:

Al momento in cui scrivo, il prezzo Amazon di queste cuffieè 29,99 euro, stesso prezzo al quale le ho acquistate io circa un mese e mezzo fa,  ma considerate che va frequentemente in offerta lampo, per cui si può trovare facilmente anche a meno.

All’interno della confezione troviamo:
-       Un manuale di istruzioni;
-       Un pratico sacchetto per trasportare e coprire le cuffie;
-       Il cavo di ricarica USB;
-       Un cavo audio da 3,5 mm;
-       Le cuffie Bluetooth MPOW H1 (disponibili in due colorazioni nere/rosse o totalmente nere, come nel mio caso)

La dotazione fornita è abbastanza essenziale, ma alla fin fine è tutto quello di cui abbiamo bisogno per usufruire al meglio di questo prodotto, né più né meno.
Il sacchetto per coprire le cuffie è utile, anche se non è abbastanza spesso da evitare danni da caduta, quindi se già sapete di essere maldestri o se dovrete trasportarle spesso, vi consiglio di acquistare a parte una di quelle custodie rigide che si trovano facilmente su Amazon, io ad esempio ho acquistato questa custodia rigida link, che si adatta perfettamente alla forma di queste cuffie e che mi ha evitato più volte di danneggiarle durante gli spostamenti. In ogni caso le cuffie sono ben fatte e anche abbastanza resistenti, io ho preferito proteggerle ulteriormente dati i miei frequenti spostamenti.

ASPETTO E MATERIALI:

Come ho appena detto, le cuffie sono ben fatte, certo i materiali magari non sono pregiati, ma si presentano comunque bene al tatto, sono abbastanza flessibili, presentano dei tasti di comando posti sull’altoparlante destro di facile intuizione e una presa jack a sinistra, è presente un microfono per le chiamate e offre una totale compatibilità con tutti i dispositivi dotati di Bluetooth.



ERGONOMIA E COMODITÀ:

Una delle caratteristiche che più mi è piaciuta è senza dubbio la loro comodità, che si mantiene inalterata anche dopo un uso intenso, grazie all’archetto imbottito e alla loro forma. Si tratta di cuffie over-ear, in altre parole cuffie che una volta indossate, avvolgono le orecchie, anziché appoggiarvisi schiacciandole come accade con le on-ear, è sicuramente un fattore da non sottovalutare se, come me, avete intenzione di utilizzarle per ore. Ho provato diverse cuffie over-ear, anche di marchi ben più blasonati, e molte di queste, dopo poco più mezz’ora di ascolto cominciavano sgradevolmente a scaldare le orecchie; fortunatamente le MPOW H1 non hanno questo difetto, davo quasi per scontato che avrebbero avuto quel problema visto il prezzo, invece, con mio grande sollievo, ho dovuto ricredermi.
Finora vi ho parlato di comodità una volta indossate, ma sono comode anche per il poco spazio che occupano una volta ripiegate, comode dunque anche da trasportare in uno zaino ed una portabilità elevata è cosa non da poco per delle cuffie over-ear.

RESA SONORA:

Altro punto di forza di quest’apparecchio è sicuramente la resa sonora. Non sono un audiofilo, ma spesso mi capita di missare canzoni da me registrate, quindi mi soffermo di frequente sull’analisi delle frequenze sonore e ormai riesco a distinguere facilmente una buona fonte sonora. Nel caso specifico mi sono sembrate veramente ben equilibrate e fedeli, sono riuscito ad apprezzare una vasta gamma di frequenze, i bassi sono presenti e non troppo enfatizzati come in alcune cuffie, ben più esose, accade; i medi e gli alti sono nella norma e piacevoli all’ascolto. Nell’insieme quindi sono calibrate bene anche per un uso un po’ meno disinteressato, non è certamente un paio di cuffie che fa miracoli, ma per il prezzo offre un’esperienza davvero inaspettata e piacevole.

BLUETOOTH 4.1:

Davvero ottima quindi la qualità sonora, sia con il cavo collegato sia usando il Bluetooth di serie. Il Bluetooth 4.1 di cui sono dotate queste cuffie è, infatti, ciò che le rende impeccabili dal punto di vista connettività, compatibilità e latenza. Non sono mai riuscito a metterle in difficoltà, ho guardato film, ascoltato musica, fatto chiamate sia vocali che video e non hanno mai fatto fatica, non ho mai perso il segnale o notato un accenno di latenza, per non parlare poi dell’estrema facilità e velocità con la quale si accoppia con qualsiasi dispositivo; insomma, eccezionale l’implementazione e la gestione del Bluetooth!
Anche questa caratteristica non è scontata in modelli così economici, mi ha davvero impressionato.
L’unica cosa cui dovete prestare attenzione se volete guardare un film senza che il segnale arrivi in ritardo, è la latenza del dispositivo trasmettitore al quale vi accoppiate, è importante, infatti, precisare, che non sono le cuffie la causa del ritardo di segnale, dipende bensì dalla sorgente del segnale, la quale dovrebbe essere dotata della tecnologia Aptx di Qualcomm o per lo meno di una versione del Bluetooth recente per evitare latenze. Io utilizzo questa pennetta USB per il mio computer fisso link.

DURATA DELLA BATTERIA:

In ultima analisi, non potevo che soffermarmi sulla durata della batteria(integrata e non removibile). Queste cuffie sembrano non scaricarsi mai, la loro durata si aggira intorno alle 20 ore di uso continuo, anche se a me sono sembrate addirittura di più, forse dovuto al fatto che la maggior parte del tempo le ho utilizzate a volume moderato. Si ricaricano in circa tre ore con un normale carica batterie da smartphone, grazie al cavo micro USB in dotazione.

CONCLUSIONE:

Chiaro dunque che queste cuffie mi sono veramente piaciute, ora le uso ogni giorno e credo non potrei farne più a meno. Spero di essermi espresso al meglio e spero di poter esser d’aiuto a chi è in cerca di un paio di cuffie wireless economico ma pur sempre prestante.
Se avete domande di qualsiasi tipo su queste cuffie o se avete richieste per un futuro post, sentitevi liberi di commentare qui sotto e se avete voglia fate un giro nella nostra pagina Facebook.
Vi ringrazio per aver letto quest’articolo e vi auguro buona musica a tutti.


A presto...
- MUSICALMENTE IGNORANTE -

martedì 27 febbraio 2018

RECENSIONE MICROFONO NEEWER NW-800 (BM-800)

Dopo aver testato e recensito il "Neewer NW-700", ho deciso di metter mano al suo fratello maggiore il "Neewer NW-800"; tentato dai molteplici pareri positivi che ho letto in giro per la rete, non ho potuto resistere.


Già lo avevo usato e già lo conoscevo, ma non l'ho mai posseduto e di conseguenza non sono mai riuscito a fare tutti i test del caso. Avendolo già provato in precedenza, sapevo che suonava meglio dell' NW-700, ma durante il lungo periodo di test mi ha addirittura stupito, ma vediamo tutto meglio nella recensione completa qui sotto...

Come sempre il mio è un parere da musicista e non da tecnico del suono, quindi  consideratemi un amico che espone un parere sincero sulla propria esperienza senza tanti tecnicismi.


CONTENUTO DELLA CONFEZIONE:

Questa volta ho acquistato il microfono singolo "Neewer NW-800" da Amazon, per il semplice fatto che avevo già acquistato il kit con l'asta da tavolo precedentemente, quando avevo acquistato l'NW-700 (se siete interessati vi rimando all'articolo dedicato qui). 
Anche se questa volta non ho acquistato il kit, in confezione ho trovato comunque alcuni utili accessori, ora vi elenco il contenuto della confezione:

  • Il microfono a condensatore "Neewer NW-800";
  • una spugna da microfono, per ridurre il rumore di fondo o il rumore del vento qualora si utilizzasse il microfono all'aperto;
  • un supporto antivibrazioni;
  • un cavo XLR/Jack 3.5 (per utilizzarlo con fotocamere provviste di entrata microfonica e alimentazione 5V).
In fin dei conti è lo stesso un ricco contenuto, considerando poi, che la spesa è veramente esigua, si parla di una ventina di euro, nel momento in cui scrivo il prezzo è di 19,40 euro su Amazon.
I kit comprendono poche cose in più, per gli interessati lascio i link ai kit più interessanti qui sotto:
Dopo averlo collegato e dopo aver controllato che tutto fosse funzionante (ricordo che essendo a condensatore, per funzionare necessita di un'alimentazione a 48V detta phantom power, per saperne di più vi rimando all'articolo sull'home recording qui), ho iniziato a fare tutte le prove del caso, riscontrando con piacere degli ottimi risultati, anche in circostanze particolari. 

VOCE PARLATA:

Come prima cosa ho registrato il mio parlato, è una prova che faccio sempre, perché mi rendo conto di molte cose, come ad esempio la precisione del microfono, la sua qualità, come gestisce i riverberi e il rumore di fondo. Avendolo già provato altre volte mi aspettavo una buona qualità e infatti si è sentita tutta fin dalla prima registrazione, ma non è finita qua, infatti, quel che più mi ha sorpreso è il fatto che il riverbero della mia stanza e il rumore di fondo, che ero solito sentire nelle registrazione fatte in questo luogo, erano pressoché inesistenti! Un risultato straordinario per un microfono a condensatore di questa fascia di prezzo. Per il momento ho analizzato solo il parlato, quindi ho testato il microfono a volumi abbastanza bassi, ma vi anticipo che non deluderà neanche in condizioni estreme. 

VOCE CANTATA:

Incuriosito dalle sue capacità, per ora molto promettenti, ho deciso di cimentarmi in un cantato per vedere come se la cavava con le molteplici risonanze che si generano in un ambiente non trattato acusticamente, come quello in cui registro di solito. Ho cantato a volumi molto alti e a volumi molto bassi, cercando di emulare stili di cantato differenti, per quanto le mie capacità lo permettano; sono venute fuori delle registrazioni molto differenti rispetto all'NW-700, che ero abituato ad usare e che ormai conoscevo, l'NW-800 ha una precisione e una sensibilità migliore, soprattutto nelle basse e va a limitare di molto il riverbero ambientale, anche in stanze completamente vuote, cosa che non riesce a fare il fratello più piccolo. In definitiva, questo microfono permette di registrare degli ottimi cantati anche in condizioni critiche, non vi nego che mi ha facilitato molto la vita nel corso di questo periodo di prova. 

CHITARRA ACUSTICA:

Registrare una chitarra acustica è di per se molto difficile, basti pensare a tutte le variazioni di dinamica che rendono più o meno empatica l'esecuzione di un brano, questo credo sia il motivo più evidente per il quale risulta molto difficile registrare una chitarra acustica senza distruggerne il suono con l'applicazione successiva di un bel po' di compressione. Usando questo microfono sono riuscito a non comprimere troppo tutte le registrazioni di chitarra acustica fatte fino ad ora, e per un microfono da venti euro credo sia una vera conquista, naturalmente qualcosa si è perso nelle registrazioni, ma mi ritengo più che soddisfatto, perché riascoltandole, sono riuscito a distinguere le diverse chitarre che ho registrato, il diverso tono, le diverse dinamiche con cui sono state suonate, ogni chitarra così, appare per quello che è, con la sua impronta unica che la contraddistingue dalle altre. 

CHITARRA ELETTRICA: 

Ho "microfonato" anche qualche amplificatore con questo microfono e anche qui non sono rimasto deluso. Il volume molto alto degli amplificatori non è certo il pane quotidiano per un microfono a condensatore di questa fascia di prezzo, questo però a questo punto non lo considerò più in base al prezzo, perché veramente, anche dopo il solo di chitarra più devastante che io abbia mai sentito, credetemi, ha svolto egregiamente il proprio lavoro, non è andato in clip e mi ha restituito una definizione sonora davvero impressionante. Pensavo fosse la prova più impegnativa, ma al contrario le registrazioni di chitarre elettriche penso siano state tra le migliori che ho collezionato in questi mesi, davvero niente male caro NW-800!

BATTERIA:

Questa volta ho voluto esagerare e, visto che ha superato ogni prova senza problemi, ho voluto provare a registrare un'intera batteria con l'uso del solo NW-800. Naturalmente non ho registrato in un ambiente ideale per questo tipo di registrazioni, in più considerando che solitamente vengono utilizzati un minimo di tre microfoni per registrare discretamente una batteria, ciò che è uscito da questa prova è stato tuttavia accettabile. La batteria che ho registrato è stata suonata in modo molto incisivo e il suono che ne derivava era veramente assordante, nonostante ciò, ancora nessun clip da parte del microfono in questione. La parte più problematica è stata la percezione delle varie parti che compongono una batteria (piatti, tamburi ecc..), la batteria si sentiva nella sua completezza, anche discretamente bene, ovviamente però i piatti si sentivano di più rispetto ai vari tamburi e i volumi risultavano un po' sballati. 
Forse ora ho chiesto un po' troppo a questo microfono, ma diciamo che se vi serve una semplice registrazione per ricordarvi delle parti, per risentirvi o come over-head, può andare benissimo anche l'NW-800, sicuramente non potrete sperare di registrare una parte di batteria come in studio di registrazione.


USO ALL'APERTO:

Infine, questo ormai epico microfono, è stato anche il protagonista di un paio di cortometraggi che ho girato insieme ad un amico. In questi cortometraggi ho avuto modo di sperimentare il potenziale del microfono, proprio in qualsiasi circostanza, da strade trafficate al rumore delle foglie mosse dal vento(vento che grazie alla spugna in dotazione non mi ha dato problemi). Se avete un budget limitato, magari dopo aver speso un bel po' di soldi per la vostra fotocamera, ma volete girare qualche corto che abbia un audio ottimo, non posso che consigliarvi questo microfono. In tutti i luoghi in cui ci siamo trovati a girare sono riuscito a portare a casa un bel suono, successivamente in post-produzione l'audio è stato perfezionato ma si partiva già con un'ottima base. Si è dimostrato davvero un tutto fare  questo NW-800!

CONCLUSIONI:

In conclusione, non posso che promuovere a pieni voti questo strumento, non potete immaginare che rivelazione sia stata per uno come me, che passa la maggior parte del tempo libero a registrare qualsiasi genere di suono, scoprire un microfono così economico e così efficiente come questo NW-800. Inoltre sono particolarmente felice di non aver buttato via soldi per un microfono che dopo due giorni avrebbe smesso di funzionare, al contrario si è dimostrato anche molto resistente a un paio di cadute che ha fatto. 
Mi sento di consigliarlo a tutti quelli che vogliono registrare audio di qualità, spendendo poco e senza perdere giornate a migliorare il suono in post-produzione; che facciate musica, cortometraggi, film o video su YouTube, è un acquisto che dovreste considerare prima di scoraggiarvi pensando a prodotti molto più costosi e di pari efficienza.

Ora vi saluto e vi do appuntamento a un prossimo articolo.


- MUSICALMENTE IGNORANTE -

giovedì 25 maggio 2017

TOP 5 MICROFONI ECONOMICI: MICROFONARE UNA CHITARRA ELETTRICA E NON SOLO...

ALTERNATIVE ECONOMICHE ALLO SHURE SM57...

Chi non conosce il leggendario Shure sm57

Semplicemente, è il microfono dinamico più usato per microfonare strumenti acustici o amplificati come: rullanti, tom, chitarre elettriche (dunque amplificatori), percussioni e addirittura fiati.

A mio parere, le capacità di questo gioiellino sono veramente notevoli, io ad esempio l'ho usato molte volte anche per microfonare la voce senza alcun problema. Insomma se volete un microfono un po' "tutto fare" e di ottima qualità, l'sm57 è una scelta obbligata e lo si può portare a casa con un centinaio di euro, che non è una cifra nemmeno esagerata per la qualità che offre, ma che, ok, riconosco possa non essere sempre molto accessibile; soprattutto se siete dei giovani musicisti che hanno bisogno di microfonare decentemente la propria chitarra, o chissà quale altro strumento, durante i propri concerti in locali che è gia tanto se non vi fanno pagare la cena(SI! ODIO I LOCALI CHE NON PAGANO I MUSICISTI E CHE MAGARI HANNO ANCHE IL CORAGGIO DI GIUSTIFICARSI DICENDO:"MA NOI TI PERMETTIAMO DI FARTI CONOSCERE!", LASCIANDO INTENDERE CHE A MOMENTI DOVRESTI PAGARLI TU PER IL PIACERE CHE TI FANNO....scusate lo sfogo).

Che fare dunque se non si hanno 100 euro da spendere per un sm57?
Beh, viviamo nell'epoca dei viaggi low-cost, grazie ai quali si viaggia in aereo pagandolo meno di un caffè, volete che non ci sia un'alternativa economica al tanto osannato sm57?...
Nello scorso articolo vi ho parlato di un microfono a condensatore da 14 euro, che non ha poco da invidiare ai corrispondenti modelli da 100 euro; in questo articolo vi parlerò di alcuni microfoni che questa volta si avvicinano all'sm57, anche se chiaramente non lo eguagliano.
Si tratta di microfoni dinamici cardiodi economici(chiaramente cinesi), che per versatilità e resa si sono rivelati molto convincenti, soprattutto se consideriamo la modica spesa che richiedono.
Naturalmente non vi aspettate miracoli da questi microfoni...

Bene, partiamo!



Questa è l'alternativa economica, che secondo me più si avvicina alla resa dell'originale sm57. Si tratta di un vero e proprio clone dello Shure dal lato estetico, mentre dal lato costruttivo e elettronico naturalmente è un po' diverso. Aprendo la scatola ci si trova in mano un microfono dal corpo in metallo molto molto simile all'originale, unica pecca è che non è subito pronto all'uso, infatti, per ottenere il massimo da questo microfono, bisognerà prima bilanciarlo con una semplice operazione illustrata in questo video(VALIDO SOLO PER I VECCHI MODELLI, ORA LI VENDONO TUTTI BILANCIATI). Una volta fatto ciò, nonostante i componenti elettronici differenti dallo Shure, si potrà subito notare come può dare ugualmente delle grandi soddisfazioni. Io l'ho usato per microfonare degli amplificatori da chitarra elettrica in live e il risultato mi è parso ottimo; l'ho utilizzato anche per effettuare delle registrazioni varie di voci, chitarre elettriche e batterie(rullanti e tom) con risultati sicuramente al di sopra delle mie aspettative. Il suono è un po' meno pieno e dettagliato rispetto all' sm57, ma per costare tra i 20 e i 30 euro è un'alternativa più che valida, per quel che si riesce a fare. vi lascio il link per l'acquisto e vi raccomando di tenere d'occhio il prezzo che a volte può anche abbassarsi, al momento costa intorno ai 30 euro.  



Altra copia del microfono in questione, è questo Alpha Audio MIC Seven, che purtroppo al momento in cui sto scrivendo non è disponibile su Amazon. quest'altra alternativa è interessante perché, innanzitutto è già pronto all'uso, bilanciato e quant'altro; in secondo luogo, ha in dotazione una custodia rigida molto pratica e utile, oltre alla classica borsa in similpelle e al supporto per l'asta. A livello di materiali è praticamente identico al PYLE sopracitato, ha lo stesso corpo in metallo, unica differenza è, come ho accennato, che non ha bisogno di essere bilanciato, dunque molto più indicato per chi non ha voglia di prendere in mano il saldatore o per chi proprio non sa nemmeno come si utilizza un saldatore. Per quanto riguarda la versatilità, ho avuto l'occasione di utilizzare anche questo microfono per registrare chitarre elettriche con risultati eccellenti se affiancato all'nw-700; ho microfonato numerosi amplificatori durante i concerti con questo MIC Seven e infine sono riuscito ad ottenere un discreto suono anche da un rullante di batteria, anche se devo dire con qualche difficoltà. In sostanza è uguale al PYLE, forse un po' meno versatile per quanto riguarda le percussioni, ma il suono è identico se lo utilizziamo per chitarre elettriche, voci o tutto ciò che non è percussione. Rispetto all'sm57 vale lo stesso discorso del PYLE: è un po' menop definito e ci manca quella pienezza di suono che avvrebbe invece l'originale.Anche se al momento non è disponibile, vi lascio lo stesso il link per l'acquisto, io all'epoca lo aveto acquistato a non più di 20 euro      

3- Stagg SDM70



Ed ecco un'altro "ritratto" dell'sm57, anche questo viene fornito di una pratica custodia in plastica, oltre alla dotazione per così dire standard(borsa in similpelle e supporto per l'asta), in più rispetto all'Alpha Audio MIC Seven, al suo interno troviamo un cavo XLR XLR della lunghezza di 5m; il che certo non guasta, anche se bisogna pensare che, più dotazione c'è, a parità di prezzo, più scarsi saranno i materiali e i componenti di ciò che andremo ad acquistare, quindi è bene andare in cerca di un buon rapporto qualità/prezzo, attenzione però a non spendere troppo poco. In questo caso ciò che si risparmia lo si spende per le spese di spedizione e dunque ecco che ritornano i nostri 30 euro al pari degli altri due qui sopra, il microfono lo si può trovare infatti a circa 18/19 euro spedizione a parte.
Ma veniamo al dunque, questo microfono va bene come quelli che ho appena descritto o no?
Devo ammettere che, nonostante il prezzo, anche qui ci troviamo davanti a un microfono quasi tutto fare, anche se ancora pecca un pochetto con le percussioni e forse è un filo più rumoroso dei precedenti, ma nulla di così tanto percettibile, diciamo che per un live va bene e per registrare pure, sempre se non si hanno chissà quali pretese. In conclusione, è un modesto microfono per ciò che costa, io personalmente preferisco il Mic Seven a questo, ma se volete spendere poco, avete poche pretese e volete avere una buona dotazione, questo fa per voi. Se siete interessati vi lascio il link per l'acquisto



4- Ammoon L&Y DM-57

Questo microfono è probabilmente il "clone" dello shure in questione, più economico che si possa trovare. Costa ben 17 euro nel momento in cui scrivo. Ho deciso di metterlo in questa lista perché a suo tempo lo avevo provato, dandogli una possibilità e devo dire che non è stato l'affare del secolo, anche se qualcosa di accettabile alla fine l'ho comunque ottenuto, dopo un po' di prove con la mia amatissima chitarra elettrica sparata a volumi folli...Diciamo quindi che questo microfono può andar bene per lo più come microfono da battaglia, infatti la qualità non è eccelsa e il suono che si ottiene è un po' grezzo, suono che magari, per chi fa generi un po' strani, potrebbe anche essere perfetto chi lo sa...Vi lascio il link per l'acquisto, dimenticavo che oltre al microfono vi arriverà un cavo xlr/jack(che in ogni caso vi cosniglio di non utilizzare) e nient'altro.

       

 5- Pronomic VM-57

Il Pronomic VM-57 è invece un modello che costa un po' di più rispetto agli altri, arriviamo infatti a circa 40 euro; il prezzo però è giustificato dall'ottima fattura e da un bel suono che sicuramente stupisce in questa fascia di prezzo. Lo metterei più o meno allo stesso  livello del Pyle(dopo la modifica che lo rende bilanciato), non ho notato infatti enormi differenze tra i due e le caratteristiche sonore si assomigliano davvero molto. Ve lo consiglio se non avete voglia di modificare il Pyle sopra citato e, perché questo microfono appena tirato fuori dalla scatola sarà subito pronto per fare grandi registrazioni; inoltre è consigliato a chi vuole un microfono un po' più resistente rispetto a quelli che vi ho descritto sopra. Vi lascio come sempre il link per l'acquisto.

 

Ora tocca a voi scegliere quello che più vi aggrada, ma ricordate che non vi sto consigliando dei sostituti dell'SM-57, queste sono solamente delle alternative economiche che riescono a fare il loro lavoro, badate dunque che se volete lo stesso suono dell'SM-57, dovete prendere l'SM-57, non ci sono sostituti economici, ci sono solo delle buone alternative. In ogni caso, se avete intenzione di mettere su un ottimo home studio, almeno un SM-57 non può mancare credetemi.

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Bene, siamo giunti al termine, vi ringrazio di essere arrivati fino a qui, spero che questo articolo possa essere stato di aiuto a qualcuno di voi e mi raccomando continuate a fare musica, comporre, scrivere, continuate ad amare questa meravigliosa arte, perché è la più bella espressione di vita che ci sia: MUSICA!

Ci vediamo al prossimo articolo, a presto!
   

- MUSICALMENTE IGNORANTE -

mercoledì 12 ottobre 2016

RECENSIONE MICROFONO NEEWER NW-700

Dopo aver acquistato il microfono in questione e dopo averlo provato abbastanza a lungo, siccome l’avevo nominato nello scorso articolo e ve lo avevo consigliato, vista la mia esperienza positiva, ho deciso di fare una semplice recensione.
Vi darò dunque un parere da musicista, non aspettatevi analisi dettagliate, consideratela una chiacchierata tra amici.

Io avevo acquistato un kit su Amazon, che comprendeva:


Il tutto l’ho pagato poco meno di trenta euro, tant’è che al tempo lo avevo sì acquistato per le ottime recensioni, ma non pensavo si sarebbe rivelato un così buon microfono col quale addirittura registrare intere canzoni.

Dopo aver montato il kit, ho provato il microfono con diverse fonti sonore:

voce parlata:                                                                                                                            Inizialmente ho registrato la mia voce mentre parlavo normalmente e riascoltandola ho riscontrato un’ottima qualità e un equilibrio delle frequenze inaspettato.
Ho subito provato ad alzare il volume per rilevare qualche brusio di fondo o qualche sgranatura nell’audio registrato, ma con mio grande piacere non sono riuscito a trovare nessun difetto qualitativo evidente. Ribadisco che si tratta di un microfono economico, è ovvio che la qualità non sia come quella di un microfono professionale, ma tenendo conto di quanto ho speso mi sento di affermare che la qualità di questo strumento, dopo questa prima prova, mi è parsa molto buona.
  
Voce cantata:

In seguito ho cominciato a dargli del filo da torcere con il mio cantato. Ho cercato di cantare qualcosa che interessasse tutta la mia estensione vocale, di modo che successivamente, avrei potuto accertare la corretta ripresa dell’audio, dalle frequenze più basse a quelle più alte. Il risultato di questo test fu positivo, il microfono non ha mostrato alcuna difficoltà, è riuscito a gestire bene le diverse frequenze e il filtro anti-pop ha fatto il suo dovere.

Chitarra acustica:

Dopo il test della voce, sono passato agli strumenti musicali. Ho scelto una chitarra acustica, poiché è lo strumento che suono regolarmente e del quale conosco meglio la tecnica. Ho sfruttato l’asta del microfono per avvicinarlo il più possibile alla cassa armonica, ho tolto il filtro anti-pop e ho cominciato a suonare arpeggiando con le dita, e soltanto poi aumentando un po’ di più la dinamica e il timbro, pizzicando energicamente le corde con un plettro abbastanza spesso (1 mm). Anche questo test, devo dirlo, mi ha soddisfatto, oltrepassando le mie aspettative, l’audio registrato è risultato infatti limpido e cristallino, ecco si forse un po’ troppo cristallino: anche se risolvibile dopo una rapida equalizzazione della traccia al computer,  il suono nudo e crudo catturato dal microfono fa fatica un po’ a cogliere i bassi e tende a prediligere frequenze più alte ( è forse l’unico limite di questo apparecchio).

Chitarra elettrica:

L’ultima prova l’ho eseguita microfonando un amplificatore al quale avevo collegato una chitarra elettrica. Il risultato è stato buono, durante questo test ho chiesto veramente molto a questo microfono e la risposta è stata anche questa volta positiva, infatti, pur avendo perso un po’ di tempo per settare i volumi nel modo più appropriato e per posizionare correttamente il microfono, alla fin fine ho ottenuto un bel suono, sempre tendente al cristallino, ma privo di interferenze, brusii o quant’altro, un suono pulito, l’ideale per essere poi equalizzato al meglio, l’ideale per la produzione multi traccia fai da te, per chi non è troppo pretenzioso.

Conclusione:

Concludo esprimendo, come avrete già capito, un giudizio estremamente positivo di questo microfono; considerando infatti che l’articolo è veramente molto economico, lo ritengo un microfono valido per chi ha intenzione di auto prodursi qualche brano da casa e non vuole spendere un patrimonio. Con il "Neewer NW-700" si ha la possibilità di registrare voce e strumenti senza troppa fatica, il che lo rende un microfono versatile e alla portata di tutti, esperti e non.

Con Questo vi saluto e vi do appuntamento a un prossimo articolo.

P.S.: a breve pubblicherò anche i test audio effettuati (ovviamente senza alcun tipo di equalizzazione).

Nel frattempo vi lascio il link di una canzone registrata interamente con il "Neewer NW-700", tanto per rendere l'idea di ciò che si può fare:



- MUSICALMENTE IGNORANTE -